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01-10-2005
Colori e suoni

L’abbinamento colore-suono, la possibilità di sostituire l’uno all’altro, la loro intercambiabilità nella trasmissione delle emozioni, di stati d’animo e di sensazioni e l’individuazione dei colori dei singoli strumenti musicali, sono temi sui quali ho esplicato in questi ultimi tempi la mia ricerca espressiva. Quest’ultima incentivata dagli studi su un grande maestro della Bauhaus : Kandinskij, che negli anni trenta ha tentato di teorizzare l‘intercambiabilità delle due forme d’arte.
Il problema del colore e della sua ricezione allo stato attuale non ha ancora trovato una sistemazione scientifica definitiva.Gli studiosi che, a diverso titolo, se ne sono interessati, non hanno ancora stabilito in modo preciso quanta parte abbia il fattore fisiologico e quanto quello psicologico. In tempi diversi e con esiti differenti se ne sono occupati tra gli altri Newton,Goethe e Schopenauer.
La trasmissione del colore, in estrema sintesi, è dovuta ad onde elettromagnetiche emesse e diffuse da un corpo materiale. Esse penetrano nell’occhio e vengono assorbite dalla retina provocandovi reazioni chimiche ed elettriche. Sulla retina hanno così origine inpulsi nervosi che vengono trasmessi alla zona sella corteccia celebrale destinata alle sensazioni visive.Qui viene elaborato il fantasma, cioè la rappresentazione psichica del corpo visto. Ogni fantasma, elaborato dalla psiche, è dotato, come il colore trasmesso, della brillanza (intensità di colore) e di un croma ( il colore vero e proprio).Allo stesso modo nella ricezione del suono, dove intervengono frequenza, intensità e timbro, l’elaborazione in sede psichica è determinante. La frequenza del suono è assimilabile alla frequenza delle onde attraverso le quali si propaga il colore di un corpo; l’intensità del suono all’intensità ( brillanza) del colore; il timbro, che permette di riconoscere la diversa fonte di provenienza di uno stesso suono ( violino, tromba,tamburo) al croma.
Nell’abbinare colori e suoni, non elaboro una tavola rigida di corrispondenza tra gli uni e gli altri.Il mio intento è quello di dimostrare come il colore abbia una sua sonorità, che si intensifica con intensificarsi della brillanza cromatica, e come questa sonorità si rifletta emotivamente sullo spettatore nella costituzione di quello che noi chiamiamo fantasma.

Massimo Melicchio





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